DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
VENEZIA – Volevano farsi saltare sul ponte di Rialto per causare centinaia di morti: è quanto emergerebbe dalle intercettazioni telefoniche che hanno portato all’arresto di tre jihadisti kosovari a Venezia. Secondo quanto riferisce il sito del Corriere del Veneto, il blitz è scattato nella notte in un palazzo vicino al teatro La Fenice e almeno due degli arrestati lavoravano come camerieri in un locale a Venezia. “Con Venezia guadagni subito il paradiso per quanti miscredenti ci sono qua, mettere una bomba a Rialto”. E’ questa una delle frasi che gli inquirenti hanno intercettato fra i membri della cellula jihadista smantellata stanotte con un’operazione a Venezia. “Abbiamo controllato ogni loro rapporto, ogni loro contatto con il mondo esterno e siamo riusciti anche ad inserirci e controllare anche il loro mondo telematico e tutto quello che riuscivano a comunicarsi e ad indottrinarsi”, ha spiegato il procuratore Adelchi d’Ippolito.
ITALIA______
PARMA – “Io sono stato in guerra con il mondo fino a quando non mi hanno sparato (il 21 aprile 1981, giorno del suo primo arresto), ma per me la guerra non è mai finita anche se io adesso sono al 41 bis. Non ci sono problemi, io la guerra me la faccio da solo, meglio uno contro tutti che tutti contro uno. Questo è il mio modo di pensare, anche se sono vecchietto, finchè dura… dura”. Lo ha detto Massimo Carminati, l’ex esponente dei Nar al secondo giorno di esame nel processo ‘Mafia Capitale’. Rispondendo alle domande dell’avvocato e in collegamento dal carcere di Parma, dove è detenuto dal dicembre 2014, l’ex estremista nero è tornato a parlare (“mal volentieri”) del suo passato e, in particolare, di quella sparatoria con la polizia, episodio grazie al quale si guadagnò, negli ambienti della criminalità, la fama di ‘immortale’. “Ma quale immortale? Mi hanno sparato in faccia (perdendo l’uso dell’occhio sinistro) quelli della Digos – ha detto Carminati -, io e altri stavamo dentro due furgoni… sono stati esplosi centoquarantacinque colpi e noi non abbiamo avuto manco il tempo di rispondere.
MONDO______
CARACAS – Il tribunale supremo di giustizia (Tsj) del Venezuela ha assunto tutte le funzioni dell’assemblea nazionale, il parlamento unicamerale in mano all’opposizione, lasciando la via libera al governo di Nicolas Maduro per governare senza alcun controllo. In una sentenza la notte scorsa, l’alta corte ha stabilito che, siccome l’assemblea si trova in situazione di “ribellione ed oltraggio” alle sue decisioni, “le competenze parlamentari saranno esercitate direttamente dalla sala costituzionale (del Tsj) o da qualsiasi organo che essa disponga, per garantire lo stato di diritto”.
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