Comunque Vada… / E’ QUI LA FESTA?
di Elena Vada______
La famiglia Scognamiglio è stata invitata, da quella del fidanzato di Giusy, per un informale incontro, in occasione del compleanno del nonno di Adalberto, che compie ottantacinque anni.
Si tratta di nobile famiglia piemontese, di vecchio stampo, nomi e cognomi altisonanti, che intimoriscono un po’ gli Scognamiglio, semplici, alla buona ma, ben educati.
Certo Giusy ha il suo da fare, per smussare gli eccessi, propri della sua famiglia, dovuti all’estrazione meridionale (napoletani) che, naturalmente, prevede abiti e monili di colori sgargianti (viva il sole!) I piemontesi, ispirati da freddo e buio, sono più propensi a colori d’eterna (monotona) eleganza come: blu, cammello, pedpul, grigio antracite.
Oggi, come oggi, però TUTTO VA BENE, se non è esagerato, estremizzato!
Marì è la più preoccupata : ”Uè, Ciusy, ma s’addà fa l’inchino per salutare la Signora Colonne delle Piane?…
– “Ma va, mammina, fai come sempre, dai la mano… prima a Lei, certo, poi a Lui, e non ti sbagliare, si chiamano: Colonna del Piave, tu statti proprio zitta e la chiami solo “Signora”. Guardati intorno e fai come gli altri… oppure stai vicino a me”.
– ”e o bicchiariell?” (e il vecchietto?)
– Giusy : ”Non so, vedremo! Per lui, apriranno lo spumante, e gli daranno la torta, dopo aver spento le candeline”- Marì :”Oh pover’omm, e come le spegne, ci vuole fiato, per ottantacinque candeline…”
Se abbiamo deciso di andare, telefona subito….”- “Ma a chi? Alla Colonna o a Caterino?”
– “Mamma, Catering è un’azienda che porta tutto pronto e tutto fatto, a casa del festeggiato. Ti prepara anche la tavola, mette i fiori…. Quando abbiamo finito, sprepara, porta via, e lascia perfettamente pulito, come nulla fosse stato. Comunque fai sta’ telefonata, o no?”- “Vabbuò!!!”
Fai sto’ numero col tuo cellulare…suona? Suona?… risponn?”- “Un momento… aspetta, stai calma, mamma, e non parlare napoletano, mi raccomando!”- a quella raccomandazione a Marì si gela il sangue nelle vene, eh che ne sa lei quando parla napoletano e quando no! Ormai parla una lingua lo “Scognamigliese”, che capiscono tutti…speriamo sia così, pure per questa Del Piave o del Po, (che ne sacc ie, comm se chiama chest…)-:”Pront… Signora? Ah,ah sei Atalperto, comm stai caro? Mi fa piacere che ti ricordi ancora le mie pizze… e si è stata una bella serata…. Senti, pozz parlà con mamma toia… Si, Si, aspetto… eh già, se sta nel Cazzeppo,… è lontana (ma che è stu cazzeppo? Boh?) – Sente la voce di Adalberto che chiama la mamma che è nel Gazebo a mettere a posto i fiori primaverili -:”Pront, Signora del Fiume, oh mi scusi Del Piave (be’, ma sempre un fiume è) che piacere acconoscerla, agg sentito tanto parlare di lei…. Si, si ci farà piacere di venire alla festa del nonno, che sta ancora in buona salute…. Ah no?! Un po’ di artosclerotesi, embè è l’età…ma per il resto…ah è pure surd… e ma ci’ha gli apparecchi, non si ricorda le cose? e non va più in bagno? Quello è brutto, mi dispiace proprio, mmmmmeeeeeeeee.. be’ con l’infermiera tutto il giorno che lo imbocca pure ….. comunque, gentile Signora, ci vediamo venerdì, si, si, ci siamo tutti e quattro. Abbisogna di qualcosa? Noi ce la portiamo! Non so: vino, formaggio, melanzane sott’olio?! Va bene, va bene e grazie per l’invito è stata proprio gentila, arrivederci, buona sera”.
Giusy, nel frattempo, era diventata verde, rossa e gialla (soprattutto quando la mamma, aveva offerto i viveri…. Che vergogna!) ma le vuole troppo bene per farle un rimprovero o un’ osservazione. Giusy, immediatamente, rifà il numero per parlare col fidanzato, per sapere che impressione aveva fatto la mamma. “Tutto bene, mia madre credeva fosse rumena…Dopo si sono capite perfettamente e ha detto che è simpatica! Poi, lo sai, che ti stima tanto, conti solo tu!”.
Giusy e Marì, stanno davanti al guardaroba: “Ciusy, questo con le rose rosse, si portano tanto quest’anno i vestiti a fiori, guarda ha pure il bolerino – buttato sul letto (il che vuol dire eliminato)
– Questo è quello del matrimonio di zia Carmela – Giusy, appunto!
Prende e butta sul letto. “Questo lo messo solo per il battesimo di tuo cugino Luigi…. È nuovo –
Giusy : ”Appunto, adesso fa le medie – e butta sul letto.
“Ciusy, guarda questo, me l’ha regalato tua sorella Ninuzza, è pure firmato!” Giusy : “Dai mettilo, proviamo a vedere come ti sta?”-”Perfetto, mammina, è quello giusto: elegante, sobrio, ti sta a pennello… e qui, che non si chiude bene, metti la guainetta, che ti tiene indietro la pancia… calze velatissime nere, e le scarpe col tacco…. NO, assolutamente nessun fiore finto, nessun cappello, e i guanti li tieni in mano… ma che ventaglio e ventaglio! Cosa ti devi sciusciare (sventagliare) non siamo a Napoli, ngoppa o Vommer, puoi mettere la parure d’oro che ti ha regalato papà per l’anniversario di nozze…
:”Che è a parur? Fa paura?”- Noooo, vuol dire quel completo col bracciale, gli orecchini e l’anello d’oro. Ma solo quello!
Vai a farti pettinare da tuo nipote Vincenzo e fai la tinta… ma non così nera… una cosa più naturale…. (gli telefono io a Vincent).
Marì :” Oh sai che t’agg ricere, bell’ è mammà? (sai cosa ti devo dire?), me song già scucciat…Iamm’c a piglià nu’ caffè!
E si dirigono verso la cucina… Alessandro, intanto, si è già preparato: camicia Oxford, completo scuro, cravatta Regimental, scarpa Windsor (inglese).
Rimane da preparare Don Antonio Scognamiglio.
:”Papà, papà, dove sei?” – “Dove vuoi che sia? O in garage o al bar dello sport a giocare a biliardo”
Giusy :”Inutile che gli telefono, tanto lo tiene spento il cellulare. Lo vado a prendere io, che puzzerà di benzina, gomma, fumo, grappa, fritto. Così gli facciamo fare una bella doccia, prima di vestirlo” – Marì :”Che gli fai mettere, a tuo padre?” – Giusy“Il vestito che mette ai funerali: nero a righine sottili, le scarpe nere di capretto e la cravatta la rubiamo ad Alessandro”
“Buona sera signora Delia, dov’è mio padre”
– “Essele di la fale partita di biliardo, con amici”
“Ciao, papà, devi venire a casa per prepararti per la festa”
– “Che festa? Cos’è Pasqua, Ferragosto, il mio compleanno…???” – “Non ti ricordi? Dobbiamo andare dai Colonna del Piave, i genitori del mio fidanzato”
– “Ah già, ma io non posso venire, sono malato dall’altro ieri, quando il Napoli ha perso contro il Real Madrid e, stasera c’è il derby Milan-Inter, non posso venire… sto molto, molto, molto male. Di che ho una colica renale, da quella non si guarisce in fretta!”
Giusy:”Bella furbata papà, quello il padre di Adalberto è medico, e viene subito a visitarti, per gentilezza”.
“Sono fregato” – “…E poi, lasceresti sola la tua amata Marì? In mezzo a tutti quella gente sconosciuta? E, se te la portano via?- Dai, su papà, iammuncenn (andiamocene)”
Arrivato a casa, dopo la doccia, misura il famoso e fatidico abito da cerimonia che ha da soli trent’anni. Si mettono tutti a ridere…. Alessandro canticchia la musica del “Padrino” e Giusy fa le imitazioni. Anche Mary, contagiata dai figli ride e, completa l’opera, mettendogli in testa un cappello Borsalino. “Papà sembri un mafioso degli anni 20/30, come facciamo adesso?”
Don Antonio dice : “ Vai a prendere quello di mio fratello Vittorio, mo’ lo chiamo al cellulare, quel vestito è perfetto… l’ho già messo una volta” – Marì lo guarda in faccia :”E, quando lo avresti messo, per quale occasione, voi figli vi ricordate??”
I due, complici col padre, in quell’occasione, dicono :” Si, mi ricordo anch’io, si, si, pure io ricordo che l’avevo preso allo zio, una volta, tempo fa!” Insomma, in qualche maniera bisogna fare. “Mentre ci sei, fatti dare anche la macchina, altrimenti dobbiamo andare in taxi”. Marì, in cucina, tamburella le dita sul tavolo, cosa che non è buon segno….
Viviamo questi momenti di suspense, che si stanno avvicinando, poco per volta.
Vedremo, alla prossima puntata, la famiglia Scognamiglio entrare alla festa, in pompa magna…Quello che succederà, sarà divertente, vedremo i nostri eroi, in momenti imbarazzatissimi!
Non vi dico niente di più, ma vi aspetto, cari e fedeli lettori e lettrici…. A presto!
Category: Costume e società, Cultura
bellissimo!