ABSOLUTE BEGINNERS / IN MEDIAS RES, L’ ESORDIO POETICO DI CHIARA EVANGELISTA PER iQdB EDIZIONI DI STEFANO DONNO. LA PRESENTAZIONE A LECCE DOMENICA
(g.p.)______
IL NULLA ANNULLA
Non c’è più nulla.
Nulla di vero, che sia veritiero.
Nulla di reale, che sia leale.
E in questo maestrale
mi chiudo a riccio.
E mentre arriccio il naso
il nulla mi annulla.
È tempo di fare o di disfare?
È tempo di fare o di pensare?
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E’ tempo di fare, Poesia. Pubblicare poesie presso un editore serio è difficile per tutti, riuscirci a 19 anni è una specie di impresa. Ci ha creduto Chiara Evangelista (nella foto), 19 anni, appunto, di Lecce, liceo classico al ‘Palmieri’ e ora a Milano a studiare giurisprudenza alla Cattolica, ma che domenica sera tornerà nella sua città, in occasione della prima presentazione della sua prima raccolta poetica, che si intitola ‘In medias res’.
Eh già, ché il ‘Palmieri’ lascia a tutti i suoi frequentatori preziose eredità, che aiutano a sviluppare qualunque attitudine futura.
Nella fattispecie, avrà fatto bene a Chiara, da liceale, come tutti quanti, penare sugli esametri greci e latini, esercitarsi sulla musicalità del verso, per sviluppare il suo estro poetico, in forme così inusuali, da apparire addirittura oggi aliene, almeno alla sensibilità contemporanea cui siamo stati abituati da decenni da grandi e piccoli, veri e sedicenti, poeti.
Ci ha creduto l’ editore salentino Stefano Donno, che, con le sue ‘I quaderni del Bardo’ edizioni, le ha pubblicato la raccolta.
Ne spiega egli stesso i motivi, quando, insistendo appunto sulla musicalità, evidenzia che “Ogni singola poesia si contraddistingue per l’utilizzo di rime, assonanze e, altre varie figure retoriche, seguite da una metrica che disegna un proprio flow e un mood singolare che appartengono a Chiara in maniera genetica.
Questo pamphlet è densissimo di sequenze di versi molto ritmati, incentrati su specificità tecniche come rime baciate, assonanze-consonanze ed allitterazioni. Questi versi vanno scanditi per bene, e quasi sembrano avere una figura ritmica ben precisa come quella del 4/4, tanto queste parole consentono un ascolto lineare, ma soprattutto un approccio semplice ed immediato”.
Insomma, da un lato, settecento anni dopo, Chiara Evangelista recupera e attualizza la lezione petrarchesca
“Voi ch’ ascoltate in rime sparse il suono”;
dall’ altro, cento anni dopo, respinge e allontana la rivoluzione ungarettiana del ‘verso libero’ cui finora la poesia italiana si è generalmente adeguata, privilegiando esclusivamente
“La limpida meraviglia
di un delirante fermento”
ricercata con immagini suggestive, senza altre costrizioni di qualunque tipo.
Ce n’è abbastanza, insomma, per essere curiosi, e per andare a scoprire su cosa Chiara Evangelista abbia ‘cantato’, e come lo abbia fatto.
L’ appuntamento è per domenica 26 alle 19.30 a Lecce, al ‘Caffè letterario’ di via Paladini 46. Con l’ autrice e con l’ editore, ci sarà, a presentare la serata – evento, lo scrittore Raffaele Polo, in medias res, naturalmente.