DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 16 Febbraio 2017 | 0 Comments

ITALIA______

ROMA – “Tante volte siamo stati accusati di essere autoreferenziali. Bene, tiriamo fuori le proposte e confrontiamoci con la nostra gente. Vinca il migliore. E chiunque vinca, tutti a dare una mano. Il verbo del congresso e delle primarie non è ‘Andatevene!’ ma ‘Venite!’, portate idee, portate sogni, portate critiche. Venite, partecipate. È inspiegabile far parte di un partito che si chiama democratico e aver paura della democrazia”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news. “Quando si è votato per fare il congresso, dopo quattro ore di riunione in direzione con oltre un milione di persone che hanno seguito il dibattito, – aggiunge – è finita centosette a dodici per quelli che vogliono fare il congresso. Venite, amici. Dico anche a chi sta fuori dal Pd ‘venite e iscrivetevi’ (c’è tempo fino al 28 febbraio). Facciamo presto il confronto interno, anche perché sono tre anni che tutti i giorni discutiamo al nostro interno. E poi riprendiamo a parlare fuori. A fare proposte al Paese. A confrontarci sui problemi reali delle persone”.

ITALIA______

PALERMO – La Corte d’assise d’appello di Palermo congela i termini di custodia, i mafiosi e gli estortori del processo “Reset” rimangono in cella, ma la situazione è tutt’altro che definita e i legali si preparano a un nuovo ricorso al tribunale del riesame. L’udienza camerale, tenuta in anticipo rispetto a quella in cui verrà trattato il processo (22 maggio), ha dunque prodotto gli effetti ampiamente annunciati: lasciare in carcere i 14 detenuti che sarebbero stati scarcerati lunedì prossimo per decorrenza dei termini. Tuttavia, le difese sostengono che il collegio presieduto da Fabio Marino, a latere Roberto Murgia, ha ridato vigore a un provvedimento già cancellato dal tribunale del riesame, che lo aveva ritenuto illegittimo: la proroga, decisa ex post dal presidente del Tribunale Salvatore Di Vitale, dopo che il giudice titolare del processo di primo grado, Sergio Ziino, l’aveva omessa.

MONDO______

COREA DEL NORD – Una vera spy-story, che ogni giorno si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la tragica e romanzesca scomparsa di del fratellastro del leader nord coreano Kim Jong-Un anche le sue presunte carnefici sarebbero morte, in ciircostanze ancora ben poco chiare, per la verità. A dare la notizia questa mattina i media giapponesi, secondo i quali le due donne sospettate della morte per avvelenamento di Kim Jong-Nam sarebbero a loro volta decedute: si citano fonti del governo di Tokyo secondo cui sarebbero in corso verifiche. Fermata una sospetta con passaporto vietnamita Una sospetta è stata fermata dalle autorità della Malaysia all’aeroporto di Kuala Lumpur. La donna è stata arrestata all’interno dello scalo e sarebbe stata trovata in possesso di un documento vietnamita. Il fermo è avvenuto alle 8.20 di questa mattina ora locale, circa 24 ore dopo l’attacco a Kim, morto per avvelenamento. La sospetta è stata individuata grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza girate all’interno dell’aeroporto.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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