LA SPERANZA DI EMILIANO E’ ROBERTO. QUELLA DEI PUGLIESI, CHE SI DIMETTA SUBITO. LE OPERE E I GIORNI DI UN PRESIDENTE DI REGIONE CHE PENSA ORMAI SOLO AL PD
(g.p.)______
Quo usque tandem, Emiliane, abutere patientia nostra?
Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet?
Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
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Sul sito istituzionale, l’ ultima iniziativa istituzionale, appunto, segnalata è di venerdì scorso, di giunta.
Ma di cosa si sia occupato in questi giorni il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, lo sappiamo, il caso è ‘scoppiato’ ieri, dopo la direzionale nazionale del partito di lunedì 13 a Roma.
Di cosa si sia occupato oggi, come se niente fosse, ci informano alcuni ‘lanci’ pomeridiani dell’ agenzia Ansa, dai quali apprendiamo che “Enrico Rossi, Michele Emiliano e Roberto Speranza saranno al teatro Vittoria sabato a Roma con l’obiettivo di costruire un’azione politica comune, per rivolgere ‘un appello a tutti i nostri militanti ed attivisti e per impedire una deriva dagli sviluppi irreparabili’.
Lo affermano i tre esponenti del Pd in una dichiarazione congiunta diffusa a Firenze nella quale si afferma che ‘l’esito della direzione ha sancito la trasformazione del Partito Democratico nel Partito di Renzi, un partito personale e leaderistico che stravolge l’impianto identitario del Pd e il suo pluralismo’.
Poi, domenica 19 ci sarà, sempre a Roma, l’ assemblea nazionale del Pd e – citiamo sempre un ‘lancio’ Ansa di oggi pomeriggio- ” ‘Domenica saremo in assemblea, su questo non c’è dubbio. Stiamo facendo di tutto per tenere unito il partito ma al leader serve uno sforzo di unità’. Così Michele Emiliano, in Transatlantico alla Camera, assicura la presenza della minoranza domenica all’assemblea Pd.
‘Bisogna però capire se proseguire questo percorso di unità della minoranza dentro o fuori. In questo momento i treni sono partiti in senso opposto e le distanze sono siderali’.
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Alla Camera dei Deputati, a Roma? E che ci è andato a fare Michele Emiliano alla Camera dei Deputati a Roma? Ma a incontrare il leader della minoranza Pd Roberto Speranza, che è appunto deputato, per mettere poi a punto a Firenze, dall’ altro compagno presidente Enrico Rossi, le iniziative dei prossimi giorni, quelle di ‘corrente’, sabato, e quella di partito, domenica.
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Ora, ogni limite ha la sua pazienza. Ci rimane una sola speranza, e non è Roberto, è l’ ultima speranza, ci siamo arrivati, ormai: che si dimetta subito.
Che male hanno fatto i cittadini della Regione Puglia ad avere un presidente che si occupa, invece che di loro, oramai ventiquattro ore su ventiquattro delle beghe del Pd e di diventarne segretario nazionale?
Quello di averlo votato?
Ma in campagna elettorale egli aveva detto ben altro….
Ma perché non si dimette, come gli è stato chiesto ieri da più parti, visto che non pensa più a fare il presidente di Regione, tanto meno l’ assessore alla Sanità, ma solo il leader, o aspirante leader nazionale di partito?
In queste ultime ore, hanno rincarato la dose gli inquilini delle case popolari leccesi:
“Michele Emiliano prima di pensare a diventare segretario del Pd o premier, pensi ai suoi cittadini che nel 2017 sono senza acqua corrente in casa e rischiano il colera“.
Al Movimento 5 Stelle, e a Forza Italia, ieri, si sono aggiunti oggi la Uil e ‘Fratelli d’ Italia’.
Ma certo, pensi all’ acqua pubblica.
Che poi non è nemmeno l’ emergenza più grave, costituita invece dai tassi abnormi di mortalità per tumore nel Salento, dovuti all’ Ilva e a Cerano, altri problemi gravissimi che Michele Emiliano ha affrontato soltanto a parole, mentre nei fatti non ha fatto proprio niente.
Ma perché, perché si ostina? Perché non si dimette?
Così, solo così, sarebbe libero e sarebbe giusto di fare quello che sta facendo oramai da giorni e che presumibilmente farà nei prossimi mesi.
Lo stipendio che con i soldi pubblici prende, lui e la folta schiera dei suoi collaboratori, lo prende e lo prendono per occuparsi di risolvere, nei fatti, e non con le sparate parolaie, i problemi dei Pugliesi, non quelli del Pd.
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Fino a quando dunque, Emiliano, abuserai della nostra pazienza?.
Quanto a lungo ancora codesta follia si prenderà gioco di noi?
Fino a che punto si spingerà la tua sfrenata audacia? ______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
Adesso è iniziata la campagna congressuale per la segreteria del Pd. Il che significa che i due competitor, Renzi ed Emiliano, gireranno l’Italia in lungo e in largo a caccia di consenso. Tutto legittimo, perché lo sono le ambizioni politiche. Solo una domanda: chi governerà la Puglia.
E’ quello che ci stiamo chiedendo da cittadini di una Regione che, meno di due anni fa, ha eletto Emiliano presidente della Giunta regionale.
Un presidente che, giova ricordarlo, ha deciso di trattenere per sé anche la delega assessorile di un settore cruciale, ovvero quella alla Sanità. Un servizio profondamente in crisi, tra chiusure di ospedali e di reparti, ticket e riduzione dell’assistenza. Chi la guiderà, se oltre al presidente manca pure l’assessore?
Per senso di responsabilità, per amore della Puglia, ad Emiliano si presenta una scelta: nominare un assessore al ramo e subito, che possa sopperire alle sue continue assenze; oppure dimettersi da presidente. Non è giusto tenere in ostaggio una Regione con mille criticità, per inseguire un sogno personale inconciliabile con un impegno di governo.