Giornalisti/ Lettera22: Su Mensurati sentenza inquietante
“Una sentenza inquietante, che alimenta i sospetti di faziosità su di una parte della magistratura”. Così Lettera22 sulla sentenza della Cassazione che ha assolto “‘perché il fatto non costituisce reato’, un blogger che nel suo sito aveva definito ‘ex picchiatore fascista’ Stefano Mensurati, attuale vicedirettore del Giornale radio Rai”.
“Oltre alla solidarietà a Mensurati, giornalista di lungo corso stimato in maniera trasversale, Lettera22 stenta a comprendere le motivazioni della sentenza che ribalta i giudizi di primo grado e della Corte d’Appello favorevoli a Mensurati e accetta le tesi sostenute dal blogger sulle ‘polemiche per aver affidato uno dei ‘programmi di punta’, ‘Radio anch’io’, a un giornalista (Mensurati), la cui precisa posizione politica non corrisponde a quella della maggioranza degli italiani e ai principi costituzionali in cui essi incondizionatamente credono”, si legge nella nota.
“Aver simpatizzato in gioventù, per un legittimo movimento giovanile di destra, legato al Movimento Sociale Italiano,
partito rappresentato in Parlamento, non fa né può fare di Mensurati – come di nessun altro dei numerosi aderenti al Fronte in 24 anni di vita – un ‘picchiatore fascista’. E’ poi inaccettabile – conclude Lettera22 – il principio secondo il
quale per lavorare come giornalista o conduttore nel Servizio Pubblico Radiotelevisivo italiano, servano non competenza e professionalità, ma un pedigree politico segnatamente antifascista: una sorta di lista di proscrizione al contrario,
questa sì contraria a quei principi costituzionali richiamati dalla sentenza. Ci auguriamo – conclude la nota – che chi né ha le possibilità, ricorra in tutte le sedi opportune (nazionali, europee e internazionali) per cancellare questa sentenza, per altro contraria ai principi della dichiarazione Univerale dei diritti dell’uomo (art. 19 e 21)”.
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