DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE
ITALIA______
ROMA – Risale alla primavera del 2014 ed è durato almeno sedici mesi l’attacco hacker che ha preso di mira la Farnesina. Alla guida del dicastero si era da poco insediata Federica Mogherini che nell’ottobre di quell’anno passò poi il testimone a Paolo Gentiloni per assumere l’incarico di Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. Fu una segnalazione del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia Postale, a determinare l’apertura di una indagine della Procura di Roma nel luglio del 2015 per i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a un sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche, spionaggio politico e militare. Il fascicolo è ancora contro ignoti. E la Procura di Roma ha avviato nell’estate del 2016 una rogatoria internazionale con la Germania e con gli Stati Uniti per fare luce sull’attacco hacker.
ITALIA______
LAVAGNA – Uno studente di 16 anni è morto dopo essersi lanciato dalla finestra della sua abitazione durante una perquisizione anti droga della Guardia di Finanza. E’ accaduto a Lavagna, in Liguria. Secondo una prima ricostruzione, la perquisizione sarebbe scattata a seguito di un controllo antidroga a cui il giovane sarebbe stato sottoposto a scuola. Il giovane, fermato fuori dal liceo e ammesso di possedere dell’ hashish nella sua abitazione. Al momento della tragedia in casa era presente anche la madre del ragazzo. Il sedicenne sarebbe morto per le gravissime lesioni riportate nella caduta mentre stava per essere trasportato in elicottero al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova.
MONDO______
BUCAREST – Tredicesimo giorno consecutivo di proteste in Romania contro la corruzione e per chiedere le dimissioni del governo Grindeanu. Ieri sera sono state ancora migliaia le persone nella piazza in cui ha sede il governo, a Bucarest: i manifestanti hanno composto una enorme bandiera luminosa della Romania. Le manifestazioni – che hanno già costretto alle dimissioni il ministro della giustizia – hanno avuto inizio dopo l’approvazione del decreto subito ribattezzato ‘salva corrotti’ poi ritirato dopo giorni di proteste cui ha dato il proprio appoggio anche il presidente della Repubblica.
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