LO STRANO CASO DEL DOTTOR PAOLO JEKYLL E DI MISTER PAGLIARO HYDE. A TELERAMA E’ ARRIVATA LA BEFANA
(g.p.)______Il banner, nei contenuti, che vorrebbero essere accattivanti, ammiccanti, e simpatici, fa finanche sorridere. E’ un capolavoro di ambiguità, per tante ragioni, che adesso è anche inutile elencare. Poi, però, nel fondo, è una post verità, ecco, tanto per usare il termine di moda. Una mezza verità, per usarne invece uno evangelico. Una falsità, tout court, nella sostanza.
Dopo quelli degli anni precedenti, si tratta, infatti, di una strategia consolidata, la Tap torna a elargire pubblicità ai mass media grandi e piccoli. Sponsorizzare le feste patronali, per la sua ‘operazione simpatia’ e ‘ricerca del consenso’, non bastava più.
Si è poi organizzata, ed ha pubblicato un bando, per regalare un po’ di soldi ad enti e associazioni del territorio che vorrebbe devastare col suo gasdotto inutile, dannoso e buono solo per i profitti dell’ alta finanza internazionale. I regali di Natale ad amici e conoscenti vari.
Infine, oggi è ritornata alle mancette pubblicitarie e alle bustarelle formato banner ai mass media. E’ la Befana, Bellezza!
Ora, sia ben chiaro, non ci permettiamo di sindacare le scelte redazionali, le posizioni, il modo di fare informazione dei colleghi, giornalisti ed editori; tanto più le opinioni, soprattutto se contrarie a quelle che esprimiamo noi.
Riteniamo tutto e tutti rispettabile, esattamente come quello nostro, di leccecronaca.it
Il giudizio, lo danno i lettori, lo fanno quotidianamente i cittadini, ai quali ognuno di noi ‘operatori dell’ informazione’, è quotidianamente sottoposto, in termini di fiducia, di consenso, semplicemente di attenzione.
Che giudicheranno come meglio credono anche questa volta.
Tutto e tutti, tranne uno. Eh sì, perché c’è sempre un’ eccezione. Già, tirata proprio per i capelli, ma ci vuole, quando ci vuole, perché non si può espungere il giudizio dalla Storia, e se espungessimo il giudizio dalla Storia, espungeremmo la Storia stessa.
La Morale è questa, e la pongo come domande: se prendi soldi da qualcuno, puoi mantenere poi un’ autonomia critica, una lucidità di trattamento, nei suoi confronti?
E, passando dal generale allo specifico, se da politico fai dichiarazioni, sei credibile poi se da editore prendi i soldi privati – sì, oltre ai soldi dei finanziamenti pubblici regolarmente percepiti- da quelli che avevi criticato?
Già essere al tempo stesso politico ed editore, è di per sé una bella ambiguità, anzi, un vero e proprio ossimoro vivente.
Ma, sia pur nella duplice veste, può esistere ancora un minimo di coerenza?
Bah, se poi eserciti il doppio ruolo alla maniera di Paolo Pagliaro, finisci col diventare il dottor Jekyll e Mister Hyde.
Non finisci forse con lo screditare tutto e tutti? Addirittura al completo, l’ informazione e la politica, in astratto e in concreto, oltre il partito che rappresenti, e il giornale che fai?
Oggi Telerama ha preso i soldi della Tap, dopo che il suo editore aveva dichiarato a più riprese, cose così, robette leggere leggere, a proposito del gasdotto, tipo: “il Salento viene svenduto agli squali del business internazionale”; “un atto furtivo ai danni di un territorio che si intende profanare”; “sessanta chilometri di sfregio ad una delle più belle aree”; “un sopruso a tutti gli effetti contro cui siamo pronti a reagire con ogni mezzo per difendere la nostra terra contro chi vuole barattare bellezza e turismo con uno sporco business che provocherebbe danni irreversibili al paesaggio”.
Con ogni mezzo. Anche accettando i regali della Befana dagli squali del business internazionale?______
L’ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo del 23 dicembre scorso
LA REPLICA
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