TRITIUM-LECCE a cura di Gabriele De Pandis
Dopo la vittoria conquistata con (fin troppa) sofferenza in casa contro il fanalino di coda Treviso, il Lecce si appresta ad affrontare la prima trasferta della gestione Antonio Toma. L’avversario di giornata sarà la seconda “cenerentola” del girone: la Tritium , compagine della città di Trezzo sull’Adda (MI) che occupa il penultimo posto della classifica con il magro bottino di 9 punti, uno in più del Treviso.
La Tritium quindi, visto l’andamento becero del suo campionato, dovrà lottare con tutte le sue forze per evitare di chiudere il campionato in coda e giocarsi tutto nello spareggio playout per la rimanenza in Lega Pro 1.
Il Lecce andrà ad affrontare una squadra che detiene il triste primato di peggior difesa del campionato infatti il portiere Nodari ha dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco per ben 42 volte finora. La Tritium è sulla linea di galleggiamento grazie ad un bilancio non disastroso all’ennesima potenza tra le mura amiche (quest’anno rappresentate dallo stadio “Brianteo” di Monza a causa dell’inidoneità del centro sportivo comunale di Trezzo) rappresentato da 1 vittoria (contro il Treviso) , quattro pari e cinque sconfitte. Fuori casa quasi bilancio nullo con otto sconfitte su nove partite (unico punto raccolto a Portogruaro) ed una media reti di 0,10 a partita.
L’allenatore Oscar Magoni, subentrato a campionato in corso, sta cercando di rimediare ad un periodo nero della squadra lombarda infatti al pareggio di tre giornate fa contro la Sudtirol sono seguite sonore sconfitte contro Virtus Entella , Como, Lumezzane e San Marino (le ultime due con 5 gol subiti a partita). È quindi chiaro ai più quale sia l’ingranaggio rotto nella macchina di mister Magoni che tende a schierare i suoi uomini con uno scolastico ed abbottonato 4-4-2.
Davanti a Nodari la difesa vede il quartetto collaudato Cremaschi – Riva – Teso – Cusaro (in perenne ballottaggio con Teoldi). A centrocampo cuore e polmoni Filippo Corti, lo stakanovista della Tritium, e Monacizzo (che occuperà il posto di Tommaso Arrigoni richiamato dal Cesena, squadra che ne detiene il cartellino) al centro. Sulle fasce a destra la 19enne promessa Daniele Casiraghi (seguito anche dal Lecce a gennaio) ed a sinistra gli esterni più bassi sempre in ballottaggio Teoldi od il più preferito Andrea Arrigoni.
Davanti spazio alla prima punta, capitano e capocannoniere Enrico Bortolotto supportato maggiormente da Spampatti o dal giovane di scuola Milan Chinellato.
Il Lecce di Antonio Toma deve saper imporre il suo calcio ,fatto di tagli offensivi ,fin dal 1’ cercando di far valere la superiorità tecnica dei palleggiatori leccesi in mezzo al campo. Un’altra giusta chiave di lettura sta nella ricerca di aver la meglio nei duelli sulle fasce per poi creare una superiorità numerica nella tre quarti difensiva dei lombardi. Alle frecce Falco, Chiricò, Pià questo arduo compito vitale per il raggiungimento dei tre punti.
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