RICORDARE LE DECINE DI MIGLIAIA DI ITALIANI TRUCIDATI DAI COMUNISTI è UN DOVERE
Di seguito il testo integrale della lettera”.
“Caro Presidente,
ieri, 7 febbraio, il Consiglio Regionale ha doverosamente e degnamente celebrato la “Giornata della Memoria” in ricordo delle vittime della Shoah e dei deportati pugliesi, militari e civili, nei campi di concentramento nazisti. Ritengo sia stata un’occasione non solo per “ricordare” ma anche per riflettere su una materia di assoluta rilevanza civile ed ideale quale quello dei diritti umani e delle loro più sistematiche e criminali violazioni nella storia contemporanea.
Il 10 febbraio, come è noto, ricorre la “Giornata del Ricordo” degli eccidi delle foibe, ossia del martirio di comunità ree soltanto di essere italiane e per questo barbaramente assassinate o costrette ad abbandonare le proprie case dal folle progetto di pulizia etnica perpetrato dai comunisti slavi. Si tratta di una drammatica pagina del Novecento per troppo tempo nascosta sotto il tappeto della Storia per motivi che prescindono dalla casuale dimenticanza degli studiosi.
La “Giornata del Ricordo” e la “Giornata della Memoria” sono state istituzionalizzate da due leggi nazionali, affinchè entrambe perpetuassero – senza distinzioni intollerabili di fedi politiche – il monito eterno di immensi sacrifici umani sull’altare dell’odio razziale e promuovessero nelle nuove generazioni, la doverosa consapevolezza che analoghi, orrendi misfatti contro l’Umanità non debbano mai più accadere. Entrambe vanno celebrate con lo stesso sentimento, al servizio dei valori eterni dell’Umanità, della Libertà, della Pace, della Giustizia.
Sono certo, pertanto, che grazie al Suo autorevole impegno, il Consiglio Regionale della Puglia promuoverà adeguate iniziative anche per la ricorrenza del prossimo 10 febbraio. Attendo fiducioso un pronto e rassicurante riscontro.
Con viva cordialità”.
Category: Cultura