IL M5S STRONCA GLI AMBIGUI PROGETTI DI MICHELE EMILIANO DI ‘DECARBONIZZAZIONE’. MARCO GALANTE: “Una presa in giro per i Pugliesi”. ANTONIO TREVISI: “Chiudere subito l’ Ilva e Cerano senza se e senza ma”
(Rdl)_____La ‘decarbonizzazione’ per l’ Ilva e per Cerano, proposta da Emiliano, con il gasdotto della Tap? Una vera e propria presa in giro per i Pugliesi. Lo hanno sostenuto oggi a Bari due consiglieri del Movimento 5 Stelle, in sede di discusione del bilancio dell’ Ente.
Antonio Trevisi: “Sappiamo che la centrale Enel di Cerano e l’Ilva non possono essere più riconvertite a gas come dimostrato da dati tecnici, economici e scientifici. Si tratta di impianti che sono nati a carbone e non starebbero sul mercato senza l’uso di questo combustibile inquinante. Ribadiamo ancora una volta con forza come la sola strada percorribile sia quella della chiusura senza se e senza ma.
L’unica priorità è salvare la vita dei cittadini rispetto agli interessi politici delle lobby, delle ecomafie e delle multinazionali. Abbiamo già dimostrato e continueremo a farlo con sempre più impegno che le possibilità di riconversione industriale ci sono e sono molto diverse da quelle proposte dalla giunta regionale. Il 18 settembre in Fiera del Levante si è tenuto il primo appuntamento della campagna ‘Riconvertire si può’ lanciata dal M5S . Durante il convegno sono intervenuti Asier Abaunza, assessore all’Urbanistica di Bilbao (Spagna), Gregor Boldt, WMR (Germania) e Maciej Filipowicz, Lodz (Polonia). che hanno portato la loro testimonianza sulla riconversione delle aree industriali in crisi che sono diventate, ad esempio, aree dedicate al sociale.”
Marco Galante, che aveva presentato due emendamenti in merito, uno passato in Commissione che ha modificato l’articolato della Legge su Taranto specificando che la stessa dovrà occuparsi anche di riconversione mentre il secondo, quello presentato in aula che mirava a sostituire completamente l’ipotesi di decarbonizzazione con quella di riconversione economica, è stato bocciato dal Consiglio regionale: “Emiliano propone semplicemente il passaggio da una fonte fossile ad un’altra, ma in questo modo la Puglia continuerebbe a rimanere non solo legata ad una fonte fossile ma continuerebbe a dipendere energeticamente dall’estero anzichè sfruttare le proprie fonti rinnovabili. Una scelta attraverso la quale Emiliano contraddice ancora una volta sè stesso dal momento che rischia di aprire la strada alle trivellazioni in mare per sfruttare giacimenti di gas.
Un comportamento contradditorio che si evince anche dal fatto che Emiliano, a seconda delle convenienze politiche, da un lato si dice contrario all’Energas a Manfredonia, e dall’altro si dice favorevole al gas del TAP. Si tratta dell’ennesima presa in giro per i pugliesi, soprattutto per i tarantini che vogliono e necessitano di una vera alternativa di sviluppo economico per un territorio a rischio di disastro ambientale”.
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