LA SERATA PER DENUNCIARE I CASI DI MALAGIUSTIZIA IN CUI SONO COINVOLTI GLI ITALIANI ALL’ ESTERO, I “PRIGIONIERI DIMENTICATI”
di Carlo Infante______
Una serata per dare voce ai “prigionieri del silenzio”, per denunciare i casi di malagiustizia in cui sono coinvolti gli Italiani all’ estero, le inefficienze delle Istituzioni nei confronti dei nostri connazionali, spesso privati dei diritti fondamentali degli esseri umani.
Quelli raccontati dal libro “Prigionieri dimenticati”, presentato ieri sera a Lecce, presso l’ex Conservatorio di Sant’Anna.
Innanzi ad un folto pubblico, hanno relazionato l’autrice Katia Anedda e l’avvocato Stefano Gallotta (dell’associazione “Codici”). Moderatore il giornalista Francesco Buja.
Edito in ottobre, per i tipi della Historica Edizioni, nella collana diretta da Pino Scaccia (134 pagine, 15 euro), è sottotitolato “Italiani detenuti all’estero tra anomalie e diritti negati” e gode della prefazione dell’ex ministro degli Esteri, l’ambasciatore Giulio Maria Terzi di Sant’Agata.
Ci sono le storie di dodici disavventure occorse a nostri connazionali, negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Messico, in Colombia, in Venezuela, in Marocco, nel Mali, nelle Filippine, in Grecia ed in Spagna.
Tra queste terribili vicende, vi è quella occorsa a Simone Renda, bancario leccese 34enne, deceduto nel 2007, al termine di una vacanza in Messico. Il 15 dicembre, presso la Corte d’Assise di Lecce, si terrà l’ultima udienza del processo ai suoi presunti aguzzini. La tutela della sua memoria è affidata agli avvocati Pasquale Corleto e Fabio Valenti.
La Anedda ha fondato e presiede la Onlus “Prigionieri del Silenzio” che (unica in Italia) segue, appunto, queste problematiche (spesso surreali).
L’interessante e lungo dibattito di ieri sera è stato animato, altresì, dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Daniela Donno (vicepresidente della Commissione parlamentare straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani) e da Don Attilio Mesagne (direttore della Caritas Diocesana di Lecce).