L’ ANTEPRIMA DEL ‘CORTO’ DI ANTONIO E MASSIMILIANO VERARDI AMBIENTATO A SAN FOCA. UN ARCOBALENO DENTRO LA MALATTIA
di Antonella Elefante______
È stata proiettato questo pomeriggio, presso il cinema multisala “Massimo” di Lecce, in anteprima, il cortometraggio scritto e diretto da Antonio e Massimiliano Verardi, dal titolo “In the Rainbow-Nell ’arcobaleno”.
La “Verardi produzioni”, di Antonio Verardi, nasce come agenzia di comunicazione specializzata nel settore della fotografia, video, editoria, web e grafica. Negli anni è diventata punto di riferimento della produzione televisiva, ha realizzato spot pubblicitari, documentari e ha prodotto programmi televisivi.
Ai vari settori già citati, si aggiunge la produzione cinematografica.
Questo progetto mette insieme i due fratelli, Antonio e Massimiliano che, prima di questa produzione hanno viaggiato su rette parallele, sia per i caratteri divergenti, sia per le rispettive formazioni.
Massimiliano Verardi proviene da una formazione presso la Scuola internazionale di creazione visiva e realizzazione cinematografica di Parigi, e ha unito la formazione teatrale a quella filosofica.
Da tanti anni lavora a Parigi, ma è presente anche in Italia come attore, regista e autore. Tra le sue regie più significative troviamo “La Callas oubliée”, “La jeune fille et la mort”, “I monologhi della vagina” come opera teatrale.
Interpretato da Riccardo Sansò, dalle piccole Victoria Bove e Maria Elena De Pascalis, giovanissime e alla loro prima esperienza da attrici, e Luisa Lazzari, “In the Rainbow” è un cortometraggio della durata di quindici minuti.
Girato nel Salento, nella Marina di San Foca, racconta la storia di un anziano pescatore che lasciato la sua famiglia per viaggiare, ma non la piccola Irene, affetta da una grave malattia. Mentre il nonno è al mare a pescare, è un’infermiera ad occuparsi della piccola, costretta a passare giorno e notte a letto. L’unica a farle visita, giornalmente, è una rosa blu, che viene sempre riposta fuori dalla finestra e che il nonno, al rientro, porta alla nipote.
La regia, attraverso Luisa, ci fa capire le tipiche giornate di Irene che, un brutto giorno, la malattia porta con sé, nell’arcobaleno.
Un viaggio intorno ad una stanza, nella più profonda coscienza di ogni personaggio, nella loro esistenza, nel loro vissuto. Personaggi semplici e universali, che fanno di una semplice storia, la storia intima di ciascuno di noi.
Un cortometraggio, dunque, in grado di emozionare e far riflettere. È un po’ lo specchio di quanto accade nella società di oggi dove, purtroppo, sempre più spesso, adulti e bambini vengono colpiti da gravi malattie.
Un progetto in cui spicca la spontaneità degli attori non professionisti, e ciò permette di arrivare ancora prima al cuore degli spettatori.______
LA RICERCA nel nostro articolo seguente, con le dichiarazioni dei registi