NO AMIANTO A CAVALLINO! RACCOLTA FIRME ESTESA ANCHE NEI PAESI LIMITROFI
(e.l.)_______
Raccolta firme contemporaneamente sia a Cavallino che nei paesi limitrofi, per dire no all’ennesimo progetto impattante sul territorio. Un no alla realizzazione dell’impianto sperimentale per il trattamento di manufatti in cemento-amianto previsto nella zona industriale, sembra anche a poca distanza dal centro abitato, dalla Conad e dal parco commerciale.
Al momento con dei gazebo e la petizione da firmare, pare abbiano aderito già a Lizzanello, Merine e Castrì, ma adesioni stanno arrivando anche da San Cesario e Lecce.
Solo nella mattinata di oggi gli attivisti parlano di numeri intorno alle 500 firme ed altre ne verranno raccolte nei prossimi giorni.
Altra data importante in questa battaglia per la tutela della salute pubblica, sarà anche il primo dicembre, quando scadranno i termini per la presentazione delle osservazioni al progetto. Anche qui però gli attivisti, in prima linea il Movimento 5 Stelle di Cavallino, ha già pronta una relazione dettagliata in cui si evidenzieranno tutte le negatività che non permettono di accettare il progetto.
In particolare sembra risalti il fatto che lo stesso presenta carenze notevoli su aspetti di carattere tecnico, dal progetto edilizio degli spazi di stoccaggio e movimentazione dei manufatti, al piano di approvvigionamento idrico, agli scarichi delle varie fasi di processo. Tanto da non consentire valutazioni esaustive relative ai rischi e agli impatti sulla salute e sull’ambiente.
Il Principio di precauzione imporrebbe poi uno stop, visto che, essendo solo un impianto sperimentale, non è ben valutato nel progetto il rischio per la salute dei cittadini. Poi, per finire, il fatto che sono ormai numerosi gli insediamenti industriali inquinanti presenti sul territorio e che ciò comporta gravi impatti sull’ambiente e, di conseguenza, sulla stessa salute dei cittadini.
“Si tratta in fondo dello stesso progetto già bocciato nella zona tra Maglie e Melpignano e che con dei piccoli ritocchi viene ripresentato a Cavallino, come se noi fossimo le cavie per ogni tipologia di rifiuto da smaltire” – ci dice il consigliere di Cavallino Giampaolo Falco – “È ingiusto che i cittadini debbano subire scelte senza essere informati e coinvolti, soprattutto quando si tratta di scelte che potrebbero incidere sull’ambiente e sulla salute; per questo noi ci opponiamo alla realizzazione di questo impianto che, oltre a trattare l’amianto, è anche sperimentale. Non siamo cavie.“
La raccolta firme proseguirà nei prossimi giorni a Cavallino e nei paesi che stanno aderendo all’iniziativa.