Il Lecce torna alla vittoria ed in testa alla classifica, ma quanta paura! – a cura di Gabriele De Pandis
Buona la prima per mister Antonio Toma. Il suo Lecce a trazione anteriore batte per 2-1 il fanalino di coda Treviso e si riporta in testa con un punto di vantaggio sul Trapani. I più fini di palato si aspettavano di più leggendo solo il risultato, ma bisogna tener conto del poco tempo di lavoro avuto da mister Toma, tempo limitato che però non ha negato alla platea del Via del Mare sprazzi di gran calcio soprattutto nel primo tempo.
Il Lecce si presenta con il preannunciato 4-2-4 con l’ex Lumezzane D’Ambrosio all’esordio preferito a Vanin, il duo sapiente Giacomazzi-Memushaj in mezzo e il quartetto offensivo Chiricò (preferito a Falco)-Jeda-Bogliacino-Pià.
Gennaro Ruotolo, tecnico del Treviso, schiera il suo team a finta trazione offensiva infatti i suoi, com’era prevedibile, pensano prima di tutto a non prenderle. Infatti davanti al portiere Merlato (preferito al titolare Campironi) trovano posto i terzini molto accorti Zammuto e Fortunato ed a centrocampo Rosaia e Brunetti pensano più a rompere che a costruire. Davanti l’esperto Nazzareno Tarantino a supporto di Piccioni.
Il Lecce parte in 5°marcia infatti passa in vantaggio dopo soli 2 giri di lancetta: discesa di Pià che lascia il vuoto sulla fascia, cross teso per Bogliacino che da pochi passi insacca di testa. Grande festa per Mariano Bogliacino e per i nuovi schemi offensivi del Lecce. Lecce che è padrone del campo e fallisce al 6’ la palla del 2-0 con Jeda che calcia alto. Ancora il brasiliano ex Rimini, Cagliari e Novara dopo pochi minuti al 15’ manda alto da posizione migliore rispetto a prima. C’è anche il Treviso che si fa sentire con Nazzareno Tarantino ma Benassi risponde presente alla girata della punta dei trevigiani. Il Lecce tra il 20’ e il 25’ prova le soluzioni da lontano ma prima Chiricò e poi Memushaj non inquadrano lo specchio della porta difesa da Merlato.
È solo un preludio al raddoppio espressione del dominio giallorosso del campo. Ancora Inacio Pià è bravo a creare scompiglio a sinistra, cross morbido stavolta per l’inserimento di Giacomazzi che inzucca perfettamente creando una traiettoria morbida ma letale per l’estremo difensore del Treviso Merlato. Segnatura di pregevole fattura per un Giacomazzi sembrato molto più in palla rispetto all’era Lerda. Splende il sole al “Via del Mare”.
Il Lecce rallenta un po’ il ritmo in chiusura di primo tempo , che scorre via senza particolari emozioni.
La ripresa comincia nel modo peggiore per la banda Toma: Treviso in attacco, penetrazione in area di Piccioni che viene atterrato da Tomi che interviene in un modo scomposto e fuori luogo. Rigore sacrosanto. Il capocannoniere del Treviso Tarantino spiazza Benassi ed accorcia le distanze. Fantasmi al “Via del Mare” dopo soli 8 minuti. Il Lecce in ogni caso continua a dimostrarsi in palla e tonico, infatti è Chiricò all’11’ a guadagnarsi un calcio di rigore dopo aver ubriacato il rivale di giornata Zammuto. Sul pallone va Jeda che però si lascia ipnotizzare da Merlato che si tuffa sulla sua destra ed intercetta il tiro non perfetto: due errori su due rigori per Jeda. Curioso il siparietto prima della battuta con un Piccioni che indica al suo portiere la traiettoria del tiro del brasiliano azzeccandola in pieno.
Il Lecce perde lucidità mentale e tattica ed il Treviso ha la palla del pareggio al 22’: cross dalla sinistra e coppia Benassi-Esposito a vuoto, fortuna che non c’è nessun giocatore del Treviso pronto al tap-in. Alla mezz’ora della ripresa il Lecce sembra aver finito la benzina, Toma cerca di cambiare la situazione con i cambi Chevanton-Jeda, Falco-Chiricò e De Rose-Pià. L’ultimo avvicendamento dimostra la svolta tattica verso una visione più difensiva con un centrocampo rinforzato. Al 35’ brutto infortunio per Benassi , uscito malconcio dallo scontro con Piccioni. Il Lecce ha finito le sostituzioni ed è proprio Javier Chevanton ad indossare i panni del portiere di giornata. La Curva Nord sente la criticità della situazione e comincia a donare un tifo incessante per l’11 di Toma in difficoltà.
Il Treviso si fa vedere in area leccese ma non riesce a trovare la zampata per sollecitare l’insolito Chevanton in veste di portiere. Il Lecce è bravo a sfruttare le ripartenze ovviamente concesse dalla squadra di Ruotolo grazie alla freschezza di De Rose che si dimostra uomo-ovunque in chiusura di match. Al 90’ il quarto uomo decreta ben 7 minuti di recupero ma il leitmotiv è sempre quello: il Lecce è bravo a tener palla con Falco e Bogliacino e l’arbitro fischia la fine. Contavano i tre punti ed è questa la sostanza, per la buona salute dei palati fini che si aspettavano un debutto roboante contro la cenerentola del campionato. Il Lecce ritorna in vetta grazie al pari tra Trapani ed Entella ed il prossimo turno , con la trasferta di Trezzo sull’Adda, regalerà al Lecce un altro impegno da non fallire.
Gabriele De Pandis
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