IL TERZO E QUARTO MONDO? IN ITALIA, E IN PUGLIA PEGGIO CHE NELLE ALTRE REGIONI: BAMBINI A RISCHIO POVERTA’ ED ESCLUSIONE, NELLA RICERCA PRESENTATA OGGI DALL’ ASSOCIAZIONE ‘SAVE THE CHILDREN’
(g.p.)______E’ stato presentato questa mattina a Roma l’ “Atlante dell’ infanzia a rischio” 2016, curato dall’ associazione “Save the children”, l’ organizzazione internazionale che lavora nel mondo da quasi cent’anni in difesa dei più piccoli, pubblicato da Treccani.
I dati che emergono dal rapporto sono allarmanti, per non dire drammatici. Il terzo e quarto mondo sono da noi. Ancora di più qui in Puglia, al Sud del Sud dei santi.
In Italia un minore su tre è a rischio di povertà ed esclusione sociale, in cifra assoluta sono tre milioni e cinquecentomila, una media che è nettamente superiore a quella degli altri Paesi europei, ben quattro punti e mezzo sopra la media europea (27,7%). Olanda e Germania, per esempio. grazie a un sistema di welfare efficace, riescono ad esempio a contenere tale rischio sotto la soglia del 20%.
Un milione e centomila in povertà assoluta ci sono già, una condizione che tra il 2005 e il 2015 ha visto triplicare la sua incidenza, passando dal 2,8% al 9,3%
I figli di quattro famiglie povere su dieci soffrono il freddo d’inverno perché vivono in case non riscaldate; uno su dieci abita in luoghi non abbastanza luminosi.
Ovviamente, i ragazzi con problemi economici vanno meno a scuola e abbandono più spesso gli studi, fanno meno sport e si ammalano di più.
Le famiglie in difficoltà sono triplicate negli ultimi dieci anni.
Rispetto agli altri paesi europei lo Stato ‘spende’ molto meno per il futuro dei ‘suoi’ figli.
Nelle nostre famiglie un bambino su venti non possiede giochi, uno su venti non può permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici.
In Italia più di un bambino su venti, tra 1 e 15 anni, non riceve un pasto proteico al giorno e non possiede giochi a casa o da usare all’aria aperta.
Uno su dieci non può indossare abiti nuovi o partecipare alle gite scolastiche.
Uno su tre non sa cosa voglia dire trascorrere una settimana di vacanza lontano da casa.
In Puglia, più di sette su dieci non sono mai andati ad un museo, a visitare una mostra; più di otto su dieci non hanno mai visto un monumento.
La povertà assoluta è diffusa soprattutto nel Mezzogiorno, dove colpisce più di una famiglia con bambini su 10 (10,9% contro l’8,6% di famiglie in povertà assoluta al Nord), mentre nelle regioni settentrionali questa condizione investe in modo particolare le famiglie immigrate, sono il 41% delle famiglie in povertà assoluta al Nord.
In Puglia la percentuale dei bambini e dei ragazzi fino a 17 anni in povertà relativa supera di molto la media italiana: come scrive il rapporto, “la povertà diffusa, i servizi mancanti che spesso caricano tutta la spesa sulle spalle delle famiglie, hanno portato il Mezzogiorno d’Italia a percentuali più alte delle medie italiane”.
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