DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 3 Novembre 2016 | 0 Comments

ITALIA______
NORCIA – Sono circa tremila le aziende agricole a rischio nei territori dei comuni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo che hanno subito danni strutturali gravi nelle campagne dove c’è un’elevata significativa presenza di allevamenti con oltre centomila animali tra mucche, pecore e maiali. E’ quanto emerge dalla prima analisi dei danni provocati dal sisma nelle elaborato dalla Coldiretti che esprime apprezzamento per l’impegno del presidente del Consiglio Mattero Renzi a favore degli agricoltori colpiti e per la convocazione per definire misure straordinarie per il settore da parte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina di “una riunione straordinaria sull’emergenza terremoto con gli assessori regionali Carlo Hausmann del Lazio, Anna Casini delle Marche, Fernanda Cecchini dell’Umbria e Dino Pepe dell’Abruzzo”. L’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante all’occupazione e all’ economia di quei territori.

ITALIA______
ROMA – È molto aperta la sfida referendaria del 4 dicembre: secondo il sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis a 5 settimane dal voto, direbbe No alla riforma il 36,9% degli aventi diritto, voterebbe sì il 36,1%. L’affluenza si attesta intorno al 52%, mentre il 27% degli intervistati si dichiara tuttora indeciso. “L’elettorato – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – resta diviso praticamente a metà: cresce il numero di quanti si recheranno alle urne per esprimere un giudizio sul Governo Renzi piuttosto che sui contenuti della riforma costituzionale”. Esito incerto, dunque, con un lieve vantaggio del No a poco più di un mese dalla consultazione elettorale.

MONDO______
WASHINGTON – A meno di una settimana esatta dall’apertura dei seggi per le elezioni presidenziali Usa (oltre che per il rinnovo della Camera e di trentaquattro su cento senatori) la battaglia elettorale si sposta – con una sproporzione di forze notevole grazie ai numeri della squadra democratica – nei cosiddetti “swing States”: gli Stati-chiave che assegnano da soli il maggior numero di grandi elettori (ne servono duecentosettanta per vincere) e che sono in bilico tra la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump. Si parte dalla Florida (ventinove grandi elettori dove -secondo RealClearPolitics, che opera una media dei sondaggi- Trump è avanti seppur solo dello 0,5%). Hillary sarà nello Stato – uno dei trentaquattro dove le urne sono aperte da giorni – sia a Tampa che a Orlando e Fort Lauderdale e, a conferma dell’importanza del ‘Sunshine State’, cala anche l’asso del marito Bill che ha tre appuntamenti. Pennsylvania (venti voti, dove la candidata democratica ha un vantaggio del 5,2%) vede il rivale candidato del Grand Old Party (Gop) a Valley Forge (dove tra il 1777 e il 1778 si accampo’ George Washington mentre combatteva i britannici). In Wisconsin (dieci voti, Clinton in testa di 5,7 punti) interverrà il candidato democratico alla vicepresidenza Tim Kaine a Appleton e Madison; mentre a Eau Claire parlerà Trump. In Ohio (diciotto grandi elettori e da sempre uno Stato decisivo) scende in campo a Columbus il peso massimo: il presidente Barack Obama. In North Carolina (quindici voti con Trump davanti ma solo dell’1,3%) interverrà il vicepresidente Joe Biden. In New Hampshire (quattro voti con Clinton avanti del 5,6%) la candidata democratica gioca la carta dell’ex rivale, il senatore Bernie Sanders, decisivo per attrarre i giovani).

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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