PICCOLO ( 6 x 3 ) SPAZIO PUBBLICITA’
La cartellonistica stradale è un settore della comunicazione e dell’economia reale a torto sottovalutato, o maltrattato, perché spesso efficace nei suoi messaggi e non soltanto quelli a scopo commerciale, perché ricordo ancora, per citare l’esempio più eclatante, la bellissima – lo dico dal punto di vista tecnico, senza altre implicazioni – campagna di affissioni che a suo tempo precedette la prima e vera discesa in campo di Silvio Berlusconi.
In periodo di transizione come questo, in cui calano, per tante ragioni su cui non è questo il luogo in cui dilungarsi, le possibilità delle televisioni e languono ancora quelle offerte dal web, la sua importanza cresce; addirittura si dilata poi in un periodo, sempre come questo, di crisi, in cui “la pubblicità dei poveri” offre ai medi, piccoli e piccolissimi imprenditori e commercianti un motivo di speranza.
A Lecce stiamo assistendo in questi giorni a un fatto inaudito. L’Ente Provincia –senza a stare ad elencare le ragioni, che risulterebbero noiose per i non addetti ai lavori: faccio una sintesi estrema, ed è questa l’idea che me ne sono fatto, senza tante parole, nei fatti – costringe le aziende del settore alla chiusura, o alla riconversione, per effetto di scelte precise, in cui l’apparato burocratico ha dato il peggio di sé, risvegliandosi in un accanimento esiziale, dopo un passato di inadempienze in buona e in cattiva fede, mentre la politica che dovrebbe orientarlo, oltre che inaffidabile, si dimostra ancora una volta fuori dal mondo reale e comunque non soltanto incapace di regolare e favorire le dinamiche sociali, ma addirittura capace soltanto di distruggere in maniera indiscriminata.
Tutto questo accade oltre tutto in piena campagna elettorale, il che almeno dovrebbe offrire un qualche motivo ulteriore di riflessione per tutti, e invece niente.
Category: Costume e società