IL COMITATO NO FORNO CREMATORIO SMENTISCE IL SINDACO DI CAPRARICA DI LECCE
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’avvocato Fabio Villani ci scrive ______
Visto il susseguirsi di notizie palesemente non veritiere dal punto di vista giuridico in merito all’asserito rigetto del ricorso, promosso dalla proprietaria del terreno nei confronti del comune di Caprarica di Lecce, il Comitato “no al forno crematorio di Caprarica di Lecce” ha appurato che tale notizia è stata riportata dai giornali a seguito di un comunicato rilasciato dal comune di Caprarica.
Orbene, si intende precisare che il ricorso promosso dalla proprietaria del terreno, cui si è aggiunto con atto di intervento ad adiuvandum il Comitato, è pendente dinanzi al TAR e sarà fissata a breve udienza per la discussione dello stesso nel merito.
Allo stato, dunque, non c’è stata alcuna pronuncia da parte del Tar Lecce, né in merito al ricorso, né in merito all’inammissibilità dell’atto di intervento del Comitato stesso “per mancanza di esistenza giuridica”, eccezione, questa neppure sollevata dalla difesa del Comune e dalle altri parti costituite, all’udienza del 19.04.2023.
Pertanto, il Comitato stigmatizza il comportamento tenuto dall’amministrazione, augurandoci che il Sindaco, quantomeno, possa smentire le circostanze circolate a mezzo stampa circa l’esistenza di pronunciamenti del Tar Lecce rispetto al ricorso o all’atto di intervento, che inducono in errore e fuorviano la collettività, poiché, si ribadisce che allo stato attuale non vi è alcuna pronuncia del Tar in tal senso.
Allo stesso tempo il Comitato disapprova con fermezza il comunicato inviato dal Sindaco Paolo Greco alla testata giornalistica “leccecronaca.it”, laddove definisce “sedicente”il Comitato “no forno crematorio di Caprarica di Lecce ”.
Ci auguriamo che il rappresentante della comunità abbia il buon senso di smentire tali dichiarazioni, che non corrispondono alla realtà giuridica dei fatti.
Peraltro, qualora il comune fosse stato così convinto delle sue ragioni avrebbe potuto sollecitare esso stesso una pronuncia nel merito; ma forse qualcuno avrà pensato che è più facile vincere sulla stampa che non nei Tribunali. Oltretutto, l’amministrazione comunale ha comunicato a mezzo stampa l’intenzione di procedere con l’iter amministrativo per la realizzazione del Forno, anziché attendere la pronuncia del Giudice Amministrativo, correndo il rischio che tutto ciò possa tramutarsi in un inutile spreco di risorse, in quanto il Tar all’udienza di discussione nel merito potrebbe annullare tutto.
Ma un interrogativo viene spontaneo: se qualcuno interpreta erroneamente fatti oggettivi processuali, non è che che interpreti erroneamente anche altro? Non è che anche sulla sicurezza e sull’impatto ambientale del Forno la situazione è diversa da quella che ci viene rappresentata?
Il Comitato accerterà il reale accadimento dei fatti.
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