“Gli alberi non sbagliano, sbaglia il sistema agricolo. Tagliare il cartello dei veleni”. VANDANA SHIVA SI SCHIERA CON ‘IL POPOLO DEGLI ULIVI’
(g.p.)______Anche Vandana Shiva (nella foto) è con il Popolo degli Ulivi. Lo ha annunciato ieri il professor Luca Marini, docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma e presidente dell’European Centre for Science Ethics and Law (ECSEL).
Stiamo parlando di una personalità nota in tutto il mondo. Attivista politica e ambientalista, Vandana Shiva si è battuta per cambiare pratiche e paradigmi nell’agricoltura e nell’alimentazione; si è occupata anche di biodiversità, bioetica, e delle implicazioni sociali, economiche e geopolitiche connesse all’uso di biotecnologie. È tra i principali leader dell’International Forum on Globalization, ed è vegetariana. Di nazionalità indiana. Fra i suoi studi più notevoli, quello sugli effetti di povertà prodotti dalla globalizzazione a livello planetario, e quello sull’uso distorto delle risorse idriche e dei veleni chimici, che hanno prodotto la desertificazione di tanti terreni agricoli.
La sua lezione più bella è profondamente umana, e altamente religiosa, rivolta a tutti gli esseri umani, con una lapidaria constatazione, e, nel finale, una significativa citazione del Mahatma Gandhi: “Noi possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in accordo alle leggi della biosfera. La biosfera può soddisfare i bisogni di tutti se l’economia globale rispetta i limiti imposti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: ‘La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone’ “.
Già nelle settimane scorse Vandana Shiva aveva voluto manifestare la sua solidarietà agli ambientalisti pugliesi e alla loro lotta contro la frode Xylella, in un video in cui la si vedeva abbracciare un albero di ulivo, e in cui, rivolgendosi direttamente ai Pugliesi, diceva loro:
“Gli alberi non sbagliano, sbaglia il sistema agricolo. Tagliare il cartello dei veleni.
Ogni parassita, ogni attacco batterico, ogni attacco fungino è il sintomo di un’agricoltura avvelenata, non è un problema degli alberi. Perché se gli alberi d’ulivo sono stati bene per secoli, di sicuro non sono gli alberi a sbagliare, ma è il sistema agricolo a sbagliare. Invece di tagliare gli alberi, tagliamo il cartello dei veleni.
Tagliando gli alberi d’ulivo, tagliamo anche la cultura, che per me significa solo una cosa: pace. Perché la colomba vola tenendo con sé un ramo di olivo? Dobbiamo fare pace con la terra! E l’ulivo è il simbolo di questa pace con la terra.
Dobbiamo lanciare un segnale! L’industria chimica ci ruba la vita, ci ruba la biodiversità, ci ruba anche la democrazia, perché nessuno ci ha chiesto se vogliamo tagliare gli alberi d’ulivo. E, cosa più importante, ci ruba il futuro. Ecco il motivo per cui tanti giovani si stanno ribellando in tutto il mondo. Credo anche i pugliesi.
Dobbiamo fare quello che hanno fatto le donne di Chipko per proteggere le loro foreste dell’Himmalaya: abbracciare un albero d’ulivo.
Vorrei lanciare un appello ai pugliesi, per iniziare la battaglia per la verità sugli alberi d’ulivo: ‘Resistete e abbracciate i vostri ulivi’ “.
Ieri Vandana Shva è tornata alla carica ed ha aderito alle iniziative avviate dal professore Luca Marini, e da chi, anche dopo l’approvazione del decreto, non intende arrendersi.
“Abbiamo voluto richiamare l’attenzione di personalità internazionali sul Decreto Emergenze in Agricoltura, attualmente alla firma del Capo dello Stato, affinché Mattarella esprima autorevolmente alle Camere l’esigenza di riesaminare l’art. 8, concernente la Xylella” – ha dichiarato Luca Marini.
Ecco le sue ulteriori motivazioni: “Il decreto è fondata sull’utilizzo massiccio di insetticidi neurotossici”, ed è “destinata a instaurare un regime permanente di emergenza, in quanto permette, per questa come per le future fitopatie che già si delineano all’orizzonte, l’Hlb per gli agrumi in Sicilia, ad esempio, di ‘attuare le misure fitosanitarie e ogni altra attività ad esse connessa … in deroga a ogni disposizione vigente’, e cioè scavalcando fondamentali strumenti di salvaguardia degli equilibri ambientali e sanitari. Vengono ignorate, in particolare la Valutazione di Impatto Ambientale, la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione di Impatto Sanitario, con il rischio di compromettere ecosistemi, assetti idrogeologici e paesaggistici, nonché la salute delle popolazioni locali.
Poiché il Parlamento ha ritenuto di ignorare i reiterati appelli formulati nelle scorse settimane da personalità e associazioni italiane, e di convertire comunque in legge il Decreto Emergenze in Agricoltura, che costituisce un vero e proprio smacco per l’ambiente e la salute abbiamo deciso di ampliare il dibattito e di sensibilizzare osservatori stranieri. Da questo lavoro è emerso un Appello contro il Decreto Emergenze, cui stanno aderendo diverse personalità internazionali, tra cui, per prima, Vandana Shiva.
Nelle prossime settimane organizzeremo una serie di incontri allo scopo di richiamare l’attenzione della società civile sugli snodi più problematici della nuova normativa, che minaccia l’ambiente, la salute pubblica e l’autonomia alimentare, come anche diritti e libertà individuali.
Personalmente ho fiducia nella sensibilità del Presidente Mattarella; comunque, se la nuova normativa dovesse essere promulgata senza alcun riesame dei punti dolenti, che riguardano principalmente la strategia degli espianti e l’uso massiccio di insetticidi neurotossici, valuteremo le azioni più opportune da intraprendere sul piano interno e internazionale”.______
L’APPROFONDIMENTO nei nostri articoli del 5 e del 16 maggio scorsi