REPORTAGE DAL “MIA Photo Fair 2019”
di Donato Di Poce______
Milano Porta Nuova, piazza Lina Bo Bardi, quattro giorni di esposizione fotografica, conclusa ieri, lunedì 25 marzo (nella foto, l’editore salentino Stefano Donno).
In totale, le gallerie partecipanti, selezionate dal comitato scientifico composto da Fabio Castelli, Gigliola Foschi, Roberto Mutti, Enrica Viganò, sono state ottantacinque, per quasi un terzo provenienti dall’estero, ovvero da dodici paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Montenegro, Olanda, Romania, Spagna, Svizzera, Ungheria) e da quattro nazioni extraeuropee (Cina, Giappone, Israele, USA); il resto giunte da ogni regione dell’Italia.
A queste si sono aggiunti poi cinquanta espositori suddivisi tra progetti speciali, editoria e progetti a quattro mani, che hanno portato il numero totale degli espositori a centotrentacinque.
In particolare, all’interno del ricco programma culturale di MIA Photo Fair, abbiamo apprezzato il format Arte e Scienza, volto a indagare i rapporti tra la fotografia d’arte e le diverse branche della scienza.
La mostra sembra rispecchiare l’attuale situazione Internazionale della fotografia piuttosto omologata e ammiccante al mercato con i soliti nudi, la ritrattistica dei divi di Hollywood e astratte cineserie e scimmiottamenti della Pop Art.
Tuttavia alcune certezze e stimoli creativi non mancano come il progetto STATTOO di Mimmi Moretti, le Stanze colorate e minimali di Marco Palmieri, il progetto IN LUCE di Marco Moggio e la Galleria CLIVIO che presenta i maestri della Poesia Visiva: Julien Blaine, Sylvano Bussotti, Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti, Sarenco.
Interessante il lavoro rigoroso e in B/N di Kira Lev, ed i vetri di Vera Rossi.
Nella sezione Editoria, da segnalare la presenza autorevole e pluripremiata della rivista RVM diretta da Giammaria De Gasperis.
Category: Cultura